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Salmi 22:1-11

Salmi 22:1-11 NR06

Al direttore del coro. Su «Cerva dell’aurora». Salmo di Davide. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito! Dio mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi, e anche di notte, senza interruzione. Eppure tu sei il Santo, siedi circondato dalle lodi d’Israele. I nostri padri confidarono in te; confidarono e tu li liberasti. Gridarono a te, e furono salvati; confidarono in te, e non furono delusi. Ma io sono un verme e non un uomo, l’infamia degli uomini e il disprezzato dal popolo. Chiunque mi vede si fa beffe di me; allunga il labbro, scuote il capo, dicendo: «Egli si affida al SIGNORE; lo liberi dunque; lo salvi, poiché lo gradisce!» Sì, tu m’hai tratto dal grembo materno; m’hai fatto riposare fiducioso sulle mammelle di mia madre. A te fui affidato fin dalla mia nascita, tu sei il mio Dio fin dal grembo di mia madre. Non allontanarti da me, perché l’angoscia è vicina e non c’è alcuno che mi aiuti.

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